Sustainability Monitor, i numeri sugli acquisti e le catene di fornitura sostenibili in Italia

9 Ottobre 2020
Compraverde 2020

Il Forum Compraverde Buygreen da quest’anno fornisce un quadro di indagine anche sugli acquisti e le catene di fornitura sostenibili in Italia. Su iniziativa della Fondazione Ecosistemi in partenariato con Confindustria, si intende promuovere, presso le grandi imprese italiane, il perseguimento degli obiettivi di acquisto sostenibile e circolare, attraverso una migliore formazione del management e dei responsabili d’acquisto e attraverso la promozione della adozione dei criteri ambientali e sociali negli acquisti diretti e indiretti.

Delle 200 maggiori imprese italiane – pubbliche e private – coinvolte (che rappresentano circa il 50% del PIL Italiano), la quasi totalità dei rispondenti supera i mille addetti. Un campione che restituisce un dato importante: quello di una adozione costante di policy sulla sostenibilità della catena di fornitura, anche se un quarto del campione ritiene che debba essere migliorata.

Altrettanto importante è il dato relativo ai criteri sociali negli acquisti (20% in meno rispetto ai criteri ambientali). Per le aziende  interpellate infatti c’è ancora da fare: la maggioranza dichiara che questo aspetto si potrebbe migliorare (36%), oppure (il 12%) che è in fase di adozione.Anche qui, come per le Pubbliche amministrazioni, il problema principale risiede nella formazione (per quasi il 50% degli intervistati) ritenuta ancora insufficiente.

Si può dunque concludere che le grandi imprese italiane affrontano con convinzione il tema della sostenibilità nei processi di acquisto, definendo policy specifiche e inserendo criteri ambientali e sociali nelle scelte di acquisti sia diretti che indiretti. Serve maggiore formazione del personale, ma è evidente che in tema di acquisti verdi siamo ad un buon punto di partenza.

L’incontro ha visto la partecipazione e il contributo prezioso di grandi realtà italiane, tra le quali Eni e Terna, nonché di Unioncamere e Università italiane.

Social media

News

Appalti verdi, gli acquisti sostenibili non decollano,  lo Stato spreca la sua leva più potente per la transizione ecologica

Appalti verdi, gli acquisti sostenibili non decollano, lo Stato spreca la sua leva più potente per la transizione ecologica

Nel settore pubblico italiano cresce l’impegno verso gli acquisti verdi: il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi (CAM) avanzano, pur non essendo ancora uno standard consolidato. L’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, durante la seconda giornata del XIX Forum Compraverde Buygreen, ha presentato l’ottavo rapporto, che fotografa una media di performance del 71% su 137 stazioni appaltanti. Spiccano le centrali di committenza regionali (90%), mentre ASL e enti gestori di aree protette si fermano al 57%.

Roma, Gualtieri: transizione ambientale non è vincolo ma occasione di rilancio economico e sociale

Roma, Gualtieri: transizione ambientale non è vincolo ma occasione di rilancio economico e sociale

Roma punta dritto sulla transizione ecologica: acquisti verdi, mense sostenibili e rifiuti che diventano risorsa. Il Sindaco Roberto Gualtieri rilancia l’ambizione della Capitale di diventare leader nazionale dell’economia circolare e della sostenibilità. In un messaggio inviato alla Fondazione Ecosistemi, in occasione del Forum Compraverde Buygreen 2025, Gualtieri sottolinea l’impegno di Roma nel Green Public Procurement (GPP) e nell’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) in tutte le gare pubbliche. Un cambio di passo che parte da settori strategici come le mense scolastiche e si estende a rifiuti, energia, mobilità e filiere locali.

Scuola, mense italiane argine a povertà alimentare, obesità  e ingiustizia sociale

Scuola, mense italiane argine a povertà alimentare, obesità e ingiustizia sociale

In un’Europa dove la povertà alimentare ha il volto della malnutrizione nascosta e del cibo ultra-processato, la mensa scolastica resta uno degli ultimi presìdi quotidiani di salute e giustizia sociale. Non è solo un pasto: è un diritto, una cura, un investimento sul futuro. I nuovi dati del progetto europeo SchoolFood4Change, analizzati da Fondazione Ecosistemi, raccontano un’Europa a più velocità, ma anche un’Italia che, tra luci e ombre, può essere guida e laboratorio di cambiamento.