Sustainability Monitor Report, i dati sulla sostenibilità delle grandi imprese italiane

25 Marzo 2021

È stato presentato questa mattina, nel corso di un evento online, il Sustainability Monitor Report, il primo rapporto sulla sostenibilità delle catene di fornitura delle grandi imprese italiane. L’indagine, realizzata dalla Fondazione Ecosistemi in collaborazione con la Buygreen Community e con il partenariato di Confindustria, offre un quadro su come le grandi imprese italiane affrontano il tema della sostenibilità nei processi di acquisto.

Più del 50% delle maggiori imprese italiane ha una policy strutturata che prevede misure di sostenibilità consolidate. Quasi il 30% l’ha ormai avviata ed è in fase di miglioramento, mentre  il 20% non ha adottato una politica di sostenibilità o comunque è ancora in una fase iniziale. Altro dato importante quello relativo ai criteri sociali negli acquisti. Per il 36% delle aziende un aspetto da migliorare, per un altro 12% in fase di adozione. Anche qui, come per le Pubbliche amministrazioni, il problema principale risiede nella formazione ritenuta ancora insufficiente.

E’ un report che faremo annualmente per misurare i miglioramenti della qualificazione ambientale delle catene di fornitura delle grandi imprese italiane. L’obiettivo è quello di costruire una comunità di imprese che si confrontano per migliorare e indicano la strada da percorrere per la transizione ecologica.” – ha sottolineato Giorgio Galotti, Responsabile Strategie e strumenti per lo sviluppo sostenibile delle imprese presso la Fondazione Ecosistemi.

Presente al dibattito Marco Ravazzolo, Responsabile Ambiente Area Politiche Industriali di Confindustria, che conferma la partecipazione di Confindustria al prossimo Sustainability Monitor Report, che verrà presentata in anteprima al Forum Compraverde 2021, ritenendolo uno strumento particolarmente strategico per il monitoraggio della transizione ecologica dell’industria e la valorizzazione degli sforzi delle imprese.

Ad animare il confronto anche gli interventi di Costantino Chessa, Direttore Procurement di ENI, Alessia Zoccali, Responsabile HSE e Servizi -Tutela dell’Ambiente di Terna S.p.A, Sabrina Stanescu, Purchasing Process Coordinator di Sofidel S.p.A e Andrea Appolloni, Docente di Sostenibilità e Innovazione all’Università di Tor Vergata.

Social media

News

Ok dall’Europarlamento alla Direttiva Green Claims contro il greenwashing

Ok dall’Europarlamento alla Direttiva Green Claims contro il greenwashing

È arrivata martedì 12 marzo, con 467 voti favorevoli, 65 contrari e 74 astensioni, il via libera dell’Europarlamento alla Direttiva Green Claims contro il greenwashing. Anche se la legislazione volge al termine, questo voto è importante: il voto espresso in plenaria è infatti giuridicamente vincolante anche nella legislatura successiva. Dopo il voto del 6-9 giugno i nuovi rappresentanti riprenderanno i dossier da dove si erano interrotti per portarli alle fasi successive.

Premio Compraverde 2024, candidature aperte fino al 26 aprile. Nuovi premi per la sanità green e lo sport ecosostenibile

Premio Compraverde 2024, candidature aperte fino al 26 aprile. Nuovi premi per la sanità green e lo sport ecosostenibile

Al via le candidature per la nuova edizione del Premio Compraverde, i bandi sono aperti online fino al 26 aprile 2024. Allo storico premio dedicato ai bandi verdi, alla ristorazione sostenibile, all’edilizia e alla cultura a basso impatto, si aggiungono due nuovi riconoscimenti: Ospedale Verde e Sport in Verde. Enti, imprese e associazioni “green” saranno selezionate nei prossimi tre mesi e premiate alla XVIII edizione del Forum Compraverde Buygreen, il 15 e il 16 maggio a Roma.

Stop al greenwashing: la direttiva europea punto per punto

Stop al greenwashing: la direttiva europea punto per punto

Dopo il voto all’Europarlamento all’approvazione definitiva delle nuove norme contro il greenwashing manca solo il via libera del Consiglio Ue. Si tratta di una legge fondamentale che rappresenta un primo passo per debellare la pratica del greenwashing e fornire trasparenza ai consumatori. I prossimi passi sono la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e il recepimento dagli Stati membri entro 2 anni.