Diritti umani e lavoro nero: l’impegno al CompraVerde 2018 per respingere il caporalato in agricoltura

19 Ottobre 2018

Tra gli oltre venti incontri distribuiti sui due giorni del Forum CompraVerde 2018, sicuramente ha una sua importanza quello che si è tenuto stamattina nella Sala Kapp sui temi del caporalato e dei diritti umani e sociali dei lavoratori nel settore agricolo. Focus doveroso e inevitabile sulla situazione della nostra Regione, alla presenza della consigliera Marta Bonafoni – membro della Commissione Lavoro e di quella Politiche Sociali e Integrazione della Pisana.

Ciò che emerge, in particolare dalle parole di Stefano Gianandrea dell’Unione Sindacale di Base, è un quadro ancora molto sconfortante: “Ci troviamo a parlare con lavoratori tenuti da decenni in condizioni di assenza dei basilari diritti umani – ha spiegato durante l’incontro sponsorizzato da IO BEVO – e spesso dobbiamo spiegare loro che anche se sono irregolari possono accedere alle tutele sanitarie. Inoltre i fondi europei che vengono erogati alle aziende agricole, e che rappresentano la fonte principale di sostentamento, non prevedono tra i criteri condizionali il rispetto del lavoratore. Lo scorso anno su 7000 controlli, il 50% ha fatto emergere varie irregolarità. Chiediamo poi che non sia più il Ministero dell’Interno ad effettuare i controlli sui lavoratori ma un ente pubblico di controllo super partes, più di prossimità”.

Marta Bonafoni ha quindi voluto spiegare ai presenti cosa sta facendo la Regione per contrastare una situazione che, soprattutto nella provincia di Latina, è ancora fuori controllo: “Abbiamo formulato una proposta di legge che si sviluppa lungo sei punti fondamentali – ha raccontato – il primo dei quali si chiama ‘indice di congruità’. Valuteremo il rapporto tra qualità/quantità di prodotto e le ore lavorate. Se l’indice non sarà congruo, bisognerà intervenire. Poi l’emersione di lavoro nero con rafforzamento dei centri per l’impiego ma soprattutto la creazione di una piattaforma web nella quale si capisca quali sono le aziende che stanno dalla parte del lavoro regolare. Se non sei nella ‘white list’, non avrai il bollino di qualità della Regione e di conseguenza, vincolando l’erogazione di fondi (e la partecipazione agli stessi) al rispetto dell’indice di congruità e alla presenza nella ‘white list’, non riceverai sovvenzioni pubbliche. Infine vogliamo rafforzare la sinergia con gli enti locali, con i sindacati, con l’associazionismo e con la comunità di lavoratori agricoli: in questo senso partirà in Primavera un laboratorio sperimentale a Latina”.

Il sindaco del capoluogo pontino, Damiano Coletta, si è detto a disposizione totale: “Sono molto soddisfatto dell’impegno da parte della Regione nel formulare questa proposta di legge. Come sindaco mi metto a disposizione fin da subito per ridare equilibrio a una situazione innegabilmente complicata. Se da una parte l’integrazione tra la comunità sikh di lavoratori agricoli e tutti gli altri è a buon punto, dall’altra gli episodi di intolleranza sono cronaca e le condizioni di lavoro non sono del tutto regolari”.

______________________

Il Forum CompraVerde-BuyGreen sul web

Facebook: https://www.facebook.com/forumcompraverde/
Twitter: https://twitter.com/_compraverde
LinkedIn: https://www.linkedin.com/company/forumcompraverde

Hashtag ufficiale: #compraverde

Social media

News

CSRD: in vigore dal 25 settembre 2024 le nuove disposizioni per la rendicontazione di sostenibilità

CSRD: in vigore dal 25 settembre 2024 le nuove disposizioni per la rendicontazione di sostenibilità

Il passo più importante all’interno del panorama della rendicontazione ESG europea è stato finalmente compiuto. Dal 25 settembre 2024 è entrato ufficialmente in vigore il decreto di recepimento italiano, D.Lgs. 2024/125 (pubblicato sulla GU n. 212 del 10 settembre 2024) che attua la Direttiva 2022/2464/UE (nota come Corporate Sustainability Reporting Directive o CSRD), relativamente alla rendicontazione societaria di sostenibilità. Ma a chi dovrebbero interessare le nuove regole e da quando verranno applicate?

Sport e ambiente, in Italia partire dalla progettazione di stadi ecosostenibili

Sport e ambiente, in Italia partire dalla progettazione di stadi ecosostenibili

Uno stadio di calcio della massima serie può consumare fino a 8 milioni di chilowattora di elettricità e fino a 100mila metri cubi di acqua. Inoltre, genera fino a 6,81 chili di rifiuti per spettatore, per un totale di circa 750 mila tonnellate di rifiuti a fine stagione. Questa la fotografia scattata durante l’ultima edizione del Forum Compraverde Buygreen dove non sono mancate le proposte e le buone pratiche in corso per uno sport sempre più sostenibile. A partire, appunto dalla progettazione degli stadi ecosostenibili fino alla realizzazione degli eventi a basso impatto ambientale.

Parigi 2024 tra strategie per il clima e greenwashing, cosa sappiamo finora sulla sostenibilità delle Olimpiadi

Parigi 2024 tra strategie per il clima e greenwashing, cosa sappiamo finora sulla sostenibilità delle Olimpiadi

Nessun gioco olimpico può essere veramente compatibile con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi a meno che le sue operazioni complessive non vengano riformate in modo radicale. Lo conferma uno studio sulla strategia per il clima delle Olimpiadi di Parigi realizzato da Carbon Market Watch, un’organizzazione di ricerca non profit e dall’associazione francese Éclaircies. I dati ufficiali e completi sulle emissioni saranno diffusi in autunno, ma lo studio riporta già alcuni meriti e altri aspetti insoddisfacenti.