Come progettare un servizio di derattizzazione a basso impatto ambientale

2 Maggio 2023

I veleni utilizzati per le disinfestazioni sono pericolosi per l’uomo e per l’ambiente. I biocidi più comuni nella lotta contro ratti e zanzare (es. AVK di seconda generazione come bromadiolone, difenacoum, brodifacoum, e insetticidi piretroidi e organofosforici) vengono usati in deroga alle normative europee e nazionali che li riconoscono come sostanze pericolose e potenzialmente dannose per la salute. Solitamente nei comuni vengono utilizzati in luoghi pubblici molto sensibili e di vita quotidiana: dalle scuole ai parchi pubblici, dai centri anziani agli ospedali, nei centri storici o nei quartieri, in aree a ridosso di percorsi fluviali.

Giovedì 18 maggio al Forum Compraverde la Rete dei Comuni Sostenibili insieme alla Fondazione Ecosistemi promuovono il laboratorio partecipato “Come progettare un servizio di derattizzazione a basso impatto ambientale”, un incontro di supporto e formazione gratuita per cinque amministrazioni comunali sul Green Public Procurement e sui Criteri Minimi Ambientali nelle gare d’appalto per gli acquisti verdi nei comuni. Durante l’incontro verranno presentate nuove soluzioni e un sistema integrato di lotta alle specie infestanti in ambiente urbano, che prevede la progressiva sostituzione dei tradizionali trattamenti a base di esche biocide (rodenticidi di 2a generazione) e insetticidi contenenti piretroidi, con sistemi ecologici e innovativi, elettrici e elettromeccanici, associati ad un sistema informatizzato per la gestione e il monitoraggio degli interventi.

Piccole azioni concrete per migliorare la qualità di vita delle comunità locali che se moltiplicate in centinaia di comuni possono dare un grande contributo a diversi Obiettivi di Agenda 2030, tra cui: Salute e benessere (Goal 3), Città e comunità sostenibili (Goal 11), Vita sulla Terra (Goal 15), Vita sull’Acqua (Goal 14), Lotta al cambiamento climatico (Goal 13).

Il laboratorio è a numero chiuso, per partecipare scrivi  QUI!

 

 

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Green Public Procurement nei Comuni: i nuovi dati dell’Osservatorio Appalti Verdi all’Ecoforum di Legambiente

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Dopo la presentazione della prima parte al Forum Compraverde lo scorso 15 maggio, l’Osservatorio Appalti Verdi torna con nuovi dati che fotografano l’efficacia del GPP nei Comuni italiani. Sarà la XII edizione dell’Ecoforum Nazionale, in programma l’1 e 2 luglio a Roma, a ospitare la presentazione della seconda parte dell’VIII Rapporto, focalizzata sugli enti locali, con una particolare attenzione alle performance dei Comuni capoluogo e dei Comuni non capoluogo. Se nella prima parte del rapporto l’attenzione era stata rivolta a centrali di committenza regionali, ASL, enti gestori di aree naturali protette e città metropolitane il focus di luglio sarà sui Comuni italiani.

L’eccellenza in Italia ed Europa sul Green Public Procurement,  assegnati i Premi Compraverde Buygreen

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Quasi 3.000 partecipanti da 9 Paesi europei, 250 organizzazioni coinvolte, 23 eventi, 185 speaker, 20 premi e altrettante sessioni formative: si è chiusa così la XIX edizione del Forum Compraverde Buygreen, promosso dalla Fondazione Ecosistemi. La manifestazione si è conclusa con la consegna del Premio Compraverde, l’unico riconoscimento in Italia dedicato alle migliori esperienze di Green Public Procurement per valorizzare l’impegno per l’applicazione dei criteri ambientali minimi in settori chiave: mense verdi, filiere locali, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile, turismo circolare ed efficienza energetica.

Appalti verdi, gli acquisti sostenibili non decollano,  lo Stato spreca la sua leva più potente per la transizione ecologica

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Nel settore pubblico italiano cresce l’impegno verso gli acquisti verdi: il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi (CAM) avanzano, pur non essendo ancora uno standard consolidato. L’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, durante la seconda giornata del XIX Forum Compraverde Buygreen, ha presentato l’ottavo rapporto, che fotografa una media di performance del 71% su 137 stazioni appaltanti. Spiccano le centrali di committenza regionali (90%), mentre ASL e enti gestori di aree protette si fermano al 57%.