Legge di Bilancio 2019, ecco le novità in materia di GPP e Ambiente

3 Gennaio 2019

Il 2019 sarà un anno decisivo per le politiche a salvaguardia dell’ambiente che, per essere efficaci, dovranno avere una portata globale. A livello locale, l’Italia è protagonista con piccoli segnali positivi, a partire dalle novità della manovra finanziaria che tralascia anche diverse criticità per il futuro green del Paese.

Le novità in materia di GPP

La Legge di Bilancio 2019, L. 30 dicembre 2018, n. 145 recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021” – entrata in vigore il 1 gennaio 2019 – introduce importanti novità in materia di Green Public Procurement e incentivi per la diffusione sul mercato di prodotti ecologici.

  • Per gli appalti sotto soglia comunitaria la norma prevede che le stazioni appaltanti (fino al 31 dicembre 2019) – in deroga all’articolo 36 comma 2 del Codice dei Contratti – possano per i soli appalti di lavori (e non di servizi e di forniture) procedere all’affidamento diretto per importi pari o superiori ai 40.000 euro e inferiori ai 150.000 euro previa consultazione, ove esistenti, di tre operatori economici.
  • La Legge 145 modifica (fino al 31 dicembre 2019) anche le modalità di affidamento di lavori di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore a 350.000 euro mediante procedura negoziatae la consultazione di dieci operatori economici secondo il principio della rotazione.

Altre misure della manovra in materia di Ambiente

  • Un provvedimento importante riguarda gli imballaggi. E’ stato introdotto un credito d’imposta del 36% fino a 20.000 € per ogni beneficiario a favore delle imprese che acquistano prodotti realizzati con materiali provenienti dalla raccolta differenziata degli imballaggi in plastica, che acquistano imballaggi biodegradabili e compostabili o derivati dalla raccolta differenziata della carta e dell’alluminio. Il credito si applicherà nel 2019 e nel 2020 con un plafond stanziato pari a 2 milioni di euro.
  • Nella manovra sono stati stanziati circa 20 milioni di euro per i siti orfani ovvero i siti inquinati per i quali non è possibile risalire ad una responsabilità chiara per pretenderne le bonifiche. A questi bisogna sommare i 10 miliardi per le emergenze provocate dal dissesto idrogeologico e oltre 6 milioni per i lavori di manutenzione ordinaria.
  • L’esistente Fondo Kyoto per l’efficientemente energetico delle scuole e delle università verrà ampliato con altri fondi e sarà spendibile per gli ospedali, gli impianti sportivi pubblici e anche per l’efficientemente idrico.
  • Dopo 33 anni verrà istituito un concorso per l’assunzione di 430 tecnici e giovani laureati al Ministero dell’Ambiente.

Sono alcune delle misure di una manovra accolta con critiche da molti, a partire dalla più importane associazione ambientalista del Paese, Legambiente.

Nonostante il testo contenga alcune misure green, questa manovra non costruisce sulle politiche ambientali, energetiche e climatiche un duraturo volano di sviluppo per il Paese e non contiene nessuna misura per cancellare i miliardari sussidi diretti e indiretti alle fonti fossili di cui beneficiano annualmente le compagnie petrolifere” afferma sulle pagine di Huffington Post il Presidente Stefano Ciafani.

“L’ampliamento della possibilità di affidare i lavori senza procedure di gara rischia di mettere in secondo piano l’obbligo di adozione dei Criteri Ambientali Minimi previsti nel campo dell’edilizia. Non vorremmo che tale estensione andasse a toccare l’ambito di applicazione del GPP“ sottolinea Silvano Falocco, economista ambientale nonchè Direttore di Fondazione Ecosistemi che promuove da anni le politiche e i progetti di Green Pubblic Procurement publico e privato.

Nonostante i diversi provvedimenti green, dalla manovra per il popolo si aspettava molto di più. La crescita di nuove imprese e dell’occupazione nei settori che uniscono qualità e innovazione, dal mondo dell’economia circolare a quello delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, dal turismo sostenibile all’agricoltura biologica dimostra che investire sull’ambiente e sulle politiche green conviene. L’auspicio è quello di un 2019 nel segno di nuovi provvedimenti governativi, alcuni dei quali annunciati dal ministro Costa, con al centro l’ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici.

Social media

News

L’eccellenza in Italia ed Europa sul Green Public Procurement,  assegnati i Premi Compraverde Buygreen

L’eccellenza in Italia ed Europa sul Green Public Procurement, assegnati i Premi Compraverde Buygreen

Quasi 3.000 partecipanti da 9 Paesi europei, 250 organizzazioni coinvolte, 23 eventi, 185 speaker, 20 premi e altrettante sessioni formative: si è chiusa così la XIX edizione del Forum Compraverde Buygreen, promosso dalla Fondazione Ecosistemi. La manifestazione si è conclusa con la consegna del Premio Compraverde, l’unico riconoscimento in Italia dedicato alle migliori esperienze di Green Public Procurement per valorizzare l’impegno per l’applicazione dei criteri ambientali minimi in settori chiave: mense verdi, filiere locali, gestione dei rifiuti, mobilità sostenibile, turismo circolare ed efficienza energetica.

Appalti verdi, gli acquisti sostenibili non decollano,  lo Stato spreca la sua leva più potente per la transizione ecologica

Appalti verdi, gli acquisti sostenibili non decollano, lo Stato spreca la sua leva più potente per la transizione ecologica

Nel settore pubblico italiano cresce l’impegno verso gli acquisti verdi: il Green Public Procurement e i Criteri Ambientali Minimi (CAM) avanzano, pur non essendo ancora uno standard consolidato. L’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi, durante la seconda giornata del XIX Forum Compraverde Buygreen, ha presentato l’ottavo rapporto, che fotografa una media di performance del 71% su 137 stazioni appaltanti. Spiccano le centrali di committenza regionali (90%), mentre ASL e enti gestori di aree protette si fermano al 57%.

Roma, Gualtieri: transizione ambientale non è vincolo ma occasione di rilancio economico e sociale

Roma, Gualtieri: transizione ambientale non è vincolo ma occasione di rilancio economico e sociale

Roma punta dritto sulla transizione ecologica: acquisti verdi, mense sostenibili e rifiuti che diventano risorsa. Il Sindaco Roberto Gualtieri rilancia l’ambizione della Capitale di diventare leader nazionale dell’economia circolare e della sostenibilità. In un messaggio inviato alla Fondazione Ecosistemi, in occasione del Forum Compraverde Buygreen 2025, Gualtieri sottolinea l’impegno di Roma nel Green Public Procurement (GPP) e nell’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) in tutte le gare pubbliche. Un cambio di passo che parte da settori strategici come le mense scolastiche e si estende a rifiuti, energia, mobilità e filiere locali.