Green RePort: dal Compraverde 2021 i dati sulla sostenibilità dei porti italiani

7 Ottobre 2021
Green RePort

Nella seconda giornata del Forum Compraverde Buygreen 2021, organizzato dalla Fondazione Ecosistemi, ecco che vengono resi pubblici i risultati del primo monitoraggio effettuato sulle autorità portuali italiane e le loro politiche sostenibili. Un lavoro che ha lo scopo di incoraggiare la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo del Green Public Procurement tra le autorità del sistema portuale italiano e lancia la proposta di un osservatorio permanente, sulla scia di quanto iniziato nel 2018 con l’Osservatorio Appalti Verdi di cui fa parte la Fondazione con Legambiente Onlus.

“Le autorità portuali rispondono ancora solo in parte al tema della sostenibilità – dichiara Gianna Le Donne referente del report per Fondazione Ecosistemima ci sono buoni segnali di cambiamento per quanto riguarda approvvigionamento e promozione di strumenti per un maggiore sviluppo. Per questo, come già fatto per gli appalti verdi nella pubblica amministrazione, lanciamo la proposta di un osservatorio permanente”.

Sul totale delle autorità esistenti, ha risposto il 56% e in particolare hanno accettato di partecipare l’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale (Palermo), l’Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale (Brindisi), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale (Napoli, Salerno, Castellammare di Stabia), l’Autorità Portuale del Mar Ligure Orientale (La Spezia), l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (Livorno) e l’ADSP Mari Tirreno Meridionale e Ionio (Gioia Tauro).

I primi dati interessanti riguardano le fonti rinnovabili: il 50% delle autorità partecipanti all’indagine dichiarano di produrre direttamente e/o si rifornisce da fonti energetiche rinnovabili. Per quanto riguarda la dotazione di sistemi di approvvigionamento, stoccaggio, distribuzione e alimentazione per il rifornimento di carburanti alternativi (come GNL, ammoniaca, idrogeno, elettricità), il 50% risponde di non averne, con il solo 10% che dichiara di essere in fase di esecuzione dei lavori di installazione degli impianti. Dato molto negativo è quello sulla promozione, tramite tariffe differenziate, comunicazione o altro, dell’uso di combustibili alternativi da parte degli operatori del trasporto marittimo: ben il 70% ha dato una risposta negativa. Totalmente negativa è la risposta rispetto alla promozione dell’uso di biolubrificanti, in luogo di quelli convenzionali più inquinanti: il 100% dei partecipanti ha risposto negativamente. All’opposto, è totalmente positiva la risposta riguardo i sistemi di riduzione dei rifiuti e di raccolta differenziata: tutte le autorità che hanno risposto, ne sono dotate. Peccato, però, che la politica per la riduzione dell’uso della plastica sia disastrosa: il 90% delle autorità non è organizzata in tal senso.

In conclusione, passando alla conoscenza e applicazione del Gender Public Procurement e dei criteri ambientali minimi, scopriamo che nonostante tutte le autorità portuali ne siano a conoscenza, solo il 30% di loro ha formato il personale a riguardo. La principale difficoltà riscontrata nell’applicazione dei CAM è la stessa che è emersa anche dal report dell’Osservatorio Appalti Verdi: mancanza di formazione (60%). In restante 40% si divide equamente tra difficoltà di stesura dei bandi, mancanza di imprese con i requisiti richiesti, applicazione dei criteri CAM per i progetti di lavori mentre c’è un ultimo 10% che prevede la formazione del personale e fa sapere di aver già redatto bandi con l’applicazione dei criteri minimi. In ultimo, solo il 40% delle autorità portuali svolge un monitoraggio degli acquisti verdi per rilevare puntualmente il numero dei bandi realizzati con i CAM.

Il Forum è organizzato dalla Fondazione Ecosistemi in partnership con il Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lazio, Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, Unioncamere, Confindustria, ALI, Fairtrade, Confcooperative, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio.

 

Social media

News

I numeri del Green Public Procurement in Italia: l’Osservatorio Appalti Verdi presenta il VII rapporto

I numeri del Green Public Procurement in Italia: l’Osservatorio Appalti Verdi presenta il VII rapporto

In Italia freno a mano tirato sull’applicazione del Green Public Procurement (acquisti pubblici verdi) e dei Criteri Ambientali Minimi che, a otto anni dall’entrata in vigore, faticano a decollare in maniera strutturata. Presentato oggi a Roma, al Forum Compraverde Buygreen 2024, il VII rapporto 2024 su i numeri del GPP in Italia dell’Osservatorio Appalti Verdi di Legambiente e Fondazione Ecosistemi.

Compraverde 2024: nelle mense italiane troppa carne e si arriva a sprecare il 40% del cibo

Compraverde 2024: nelle mense italiane troppa carne e si arriva a sprecare il 40% del cibo

La riduzione dello spreco di cibo e una dieta alimentare ricca di cibo vegetale da soli permetterebbero un risparmio tra i 150 ed i 200 miliardi di tonnellate di CO2 entro il 2050. Non a caso un piatto di carne produce in media circa 50 volte più emissioni di un piatto di legumi. La stragrande maggioranza della terra è usata infatti per produrre cibo di origine animale, provocando deforestazione oltre alle inevitabili emissioni enteriche del ciclo di vita del bestiame. Questa la fotografia scattata durante il Forum Compraverde Buygreen.

Lazio, Rocca al Compraverde: per ospedali verdi strada tracciata, ma troppi ancora senza antincendio

Lazio, Rocca al Compraverde: per ospedali verdi strada tracciata, ma troppi ancora senza antincendio

Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, dal palco del Forum Compraverde Buygreen 2024, gli Stati Generali degli acquisti verdi in corso presso gli Spazi WeGil a Roma fino a domani, lancia l’allarme sulla situazione dei nosocomi laziali. “Il modello dell’ospedale verde è auspicabile, la strada è tracciata, ma molto lenta, anche perché – sottolinea il governatore – la maggior parte degli ospedali non è a norma con l’antincendio.