Con la consegna dei premi si chiude la XV edizione del Forum Compraverde Buygreen

8 Ottobre 2021

Anche quest’anno, come accade ormai dal 2009, la conclusione dell’ultima giornata del Forum Compraverde Buygreen, gli Stati Generali degli acquisti verdi organizzati da Fondazione Ecosistemi, è stata dedicata alla consegna delle targhe ai vincitori del Premio Compraverde, riconoscimento diviso in 8 categorie che premia le buone pratiche in tema di acquisti verdi. Un’occasione importante per mettere in evidenza, ogni anno con maggiore forza, l’importanza dell’impegno a rispettare l’applicazione dei criteri ambientali minimi per una vera sostenibilità, anche puntando sul social e gender procurement, sulla filiera a chilometro zero e su una corretta gestione del ciclo dei rifiuti.

Per la sezione Vendor Rating e Acquisti Sostenibili, il direttore della Fondazione Ecosistemi Silvano Falocco ha premiato la società TELT S.A.S. “per la completezza del sistema di vendor rating sostenibile, che coerentemente con il codice etico e la politica degli acquisti, prevede l’introduzione di criteri ambientali e sociali negli appalti, la formazione del personale sul tema degli acquisti sostenibili, obiettivi annuali e il monitoraggio sia del raggiungimento degli obiettivi che dei fornitori”. Menzione speciale per la tipografia Facciotti di Roma “per avere avviato un percorso virtuoso per il miglioramento delle performance ambientali, che si è sostanziato anche nell’attivazione di alcuni acquisti sostenibili, seppure non iscritti ancora in un percorso vero e proprio di vendor rating sostenibile”.

Per la sezione Mensa Verde, premio in collaborazione con il provider General Beverage inventore del sistema innovativo di distribuzione bevande “Io Bevo”, il riconoscimento è andato ex aequo al Comune di Fano “per aver saputo ben applicare i CAM sulla ristorazione scolastica vigenti al momento della redazione del bando, ma nello stesso tempo tenendo conto e integrando il capitolato e il disciplinare di gara con i nuovi criteri minimi del decreto ministeriale del 10 marzo 2021che stavano per entrare in vigore, chiedendo perciò percentuali maggiori per i prodotti biologici o altrimenti qualificati e per l’introduzione di criteri di base e premianti innovativi e ambiziosi” e al Comune di Spoleto perché “il capitolato oltre ad essere ben strutturato, chiaro e leggibile, integra in maniera corretta tutti i criteri ambientali minimi sulla ristorazione scolastica del nuovo DM 10 marzo 2021. Il servizio inoltre è caratterizzato da un intervento globale di educazione alimentare, di sensibilizzazione alle buone pratiche ambientali e alla riduzione degli sprechi, di diffusione di una cultura sul valore del cibo, di miglioramento della qualità della vita nelle scuole e di educazione a scelte e comportamenti consapevoli”. Menzioni speciali ad Acea Spa per la gestione del servizio bar e mensa interni alla sede aziendale e al Comune di Torino per il servizio di ristorazione collettiva a ridotto impatto ambientale presso i centri diurni, gli utenti domiciliari e le mense benefiche.

Per la sezione Bando Verde la Fondazione ha premiato la Regione Marche per l’affidamento del servizio di global service del patrimonio stradale e del verde pubblico regionale perché “oltre ad avere inserito perfettamente tutti i CAM del servizio di gestione del verde pubblico, ha previsto dei criteri sia di tipo ambientale che sociale per un servizio, quello di manutenzione delle strade, per il quale non sono stati ancora approvati i criteri ambientali minimi. Un capitolato che può far da guida per altri enti che devono affidare il medesimo servizio”. Ben tre menzioni speciali per questa sezione: Città Metropolitana di Messina per il bando di fornitura di abbigliamento antinfortunistico a minore impatto ambientale, il Comune di Padova per il servizio di manutenzione delle aree ludiche nelle aree verdi pubbliche e scolastiche, alla Intercent-ER della Regione Emilia Romagna, non per la fornitura di accessori per la consumazione dei pasti a ridotto impatto ambientale per le pubbliche amministrazioni.

Nella sezione Politica GPP, premio ex aequo alla Città Metropolitana di Torino “per aver dato continuità nel tempo ad una politica di GPP strutturata attraverso l’aggiornamento del Protocollo APE sugli acquisti verdi e l’integrazione di una solida rete di soggetti coinvolti nella promozione del GPP a livello territoriale”, di nuovo alla Intercent-ER “per aver pienamente integrato gli acquisti verdi nelle proprie attività avviando un percorso per rendicontare e comunicare ai propri stakeholder, in modo diretto e trasparente, il valore creato sul territorio in termini di contributo agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e a molti dei temi dell’Agenda 2030” e infine, presente per la prima volta con una menzione al Premio Compraverde, il Comune di Roma Capitale “per aver avviato un percorso verso l’attuazione di una politica sugli acquisti verdi attraverso l’organizzazione di corsi di formazione del personale sui CAM e l’istituzione di un Gruppo di Lavoro interdipartimentale per il coordinamento dei lavori sul GPP. Il premio è un incoraggiamento ad andare avanti nel percorso intrapreso, strutturando una politica GPP che si integri in tutte le attività del comune”. Il Festival RomaEuropa ha ricevuto il premio Cultura in Verde “per aver intrapreso un percorso nella direzione della sostenibilità, attraverso il green procurement della manifestazione, la formazione di tutto lo staff verso i temi della sostenibilità e in particolare attraverso il Progetto Ref Eco-Friendly, che mira a calcolare, mitigare ed abbattere le esternalità ambientali negative di tutta l’organizzazione del Festival Romaeuropa”.

Ultima sezione è quella del premio Social Procurement, andato a Milano Ristorazione per il bando di servizio trasporto pasti, prodotti alimentari, accessori, prodotti non alimentari e servizi diversi per “aver contribuito in modo significativo, attraverso l’introduzione di ulteriori criteri sociali premianti, alla promozione dell’integrazione lavorativa delle donne anche in settori economici ad elevata disparità occupazionale di genere”.

Quest’anno il Premio WeChange è stato assegnato a Domo di Gavino Cau per l’innovazione proposta, ancora non testata e applicata al settore della conservazione dei beni culturali, riferita all’utilizzo di sostanze naturali estratte dallo specifico territorio per la formulazione di innovative malte funzionalizzate in base alla sostanza naturale aggiunta. Il composito ottenuto oltre ad essere caratterizzato da elevata purezza e rispondere alle tradizioni edilizie del territorio, combina le proprietà strutturali della malta biocompatibile con le caratteristiche funzionali dei prodotti aggiunti, i quali conferiscono alla malta differenti proprietà tra cui le più interessanti da implementare e studiare per la specifica applicazione nel settore dei beni culturali sono le proprietà antivegetative. In tale ottica, i prodotti proposti da Gavino Cau, sviluppati per la bio edilizia, rappresentano rispetto alle altre proposte pervenute, un’innovazione adattabile ai beni culturali non ancora presente sul mercato. L’utilizzo delle sostanze naturali disponibili nel territorio locale e il metodo di miscelazione all’interno della malta rendono tali prodotti utili per un restauro basato sulla green chemistry.

In occasione del Premio Compraverde, si è tenuta anche un’edizione straordinaria del Premio Manlio Resta, incentrata sul new green deal e transizione ecologica. Sotto la lente di ingrandimento le migliori tesi di laurea sul tema del Green Public Procurement e l’economia circolare. A vincere è stata Giulia Napolitano, ex aequo con menzione per Laura Cerroni e Francesco Munari.

Il Forum è organizzato dalla Fondazione Ecosistemi in partnership con il Ministero della Transizione Ecologica, Regione Lazio, Legambiente, Agende 21 Locali Italiane, Unioncamere, Confindustria, ALI, Fairtrade, Confcooperative, Camera di Commercio di Roma e Unioncamere Lazio.

Social media

News

Rapporto ASviS 2024: l’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile, gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sono lontani

Rapporto ASviS 2024: l’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile, gli Obiettivi dell’Agenda 2030 sono lontani

L’Italia procede su un sentiero di sviluppo insostenibile e, nonostante gli impegni presi a livello internazionale anche con la firma del Patto sul Futuro, le scelte del Paese risultano insufficienti per raggiungere i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030. Dei 37 obiettivi quantitativi legati a impegni europei e nazionali, solo otto sono raggiungibili entro la scadenza del 2030, 22 non lo sono e per altri sette il risultato è incerto. È quanto emerge dal nono Rapporto ASviS “Coltivare ora il nostro futuro. L’Italia e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile” presentato oggi a Roma.

Inquinamento da plastica, la road map dell’OCSE per ridurlo del 96% entro il 2040

Inquinamento da plastica, la road map dell’OCSE per ridurlo del 96% entro il 2040

Secondo un nuovo rapporto dell’OCSE, politiche globali complete che affrontino l’intero ciclo di vita della plastica possono ridurre le perdite di plastica nell’ambiente del 96% entro il 2040. Attuando un mix di politiche – dal potenziamento della gestione e del riciclo della plastica alla riduzione dell’uso e dei rifiuti di plastica – i Paesi possono ottenere significativi benefici ambientali e risparmi economici rispetto a strategie meno equilibrate. Il report è uno strumento prezioso anche in vista di un ciclo critico di negoziati delle Nazioni Unite, dal 25 novembre al 1° dicembre a Busan, in Corea del Sud.

CSRD: in vigore dal 25 settembre 2024 le nuove disposizioni per la rendicontazione di sostenibilità

CSRD: in vigore dal 25 settembre 2024 le nuove disposizioni per la rendicontazione di sostenibilità

Il passo più importante all’interno del panorama della rendicontazione ESG europea è stato finalmente compiuto. Dal 25 settembre 2024 è entrato ufficialmente in vigore il decreto di recepimento italiano, D.Lgs. 2024/125 (pubblicato sulla GU n. 212 del 10 settembre 2024) che attua la Direttiva 2022/2464/UE (nota come Corporate Sustainability Reporting Directive o CSRD), relativamente alla rendicontazione societaria di sostenibilità. Ma a chi dovrebbero interessare le nuove regole e da quando verranno applicate?